IL TALLONE D’ACHILLE

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L’altra mattina, come ogni mattina di turno al Fumoso, stavo sfogliando i quotidiani sorseggiando una tazza di tè al bancone: riportavano tutti la notizia dell’assassinio di una ragazzina.

Non ero stupita dell’orrore in sé – orribile, macabro, perverso, malvagio – ma mi stupivo che i media si stupissero del fatto che l’assassino fosse un parente, un congiunto.

Achille la Bestia, l’assassino, il furore della ubris si annida da sempre tra le mura di casa, i greci con le loro antiche tragedie lo portavano in scena con le storie delle tante Ifigenia, Cassandra, Ifione…in mezzo al frastuono dell’omicidio in diretta, dello svilimento del dolore privato per due punti di share, sentivo altre urla: quelle di Cassandra, Ifigenia, Ifione, Sarah che dall’oltretomba urlavano la loro rabbia per non essere state ascoltate, per essere state tradite dagli affetti più cari prima, e dall’ipocrisia della società dopo la morte.

Sorseggiando il mio earl grey mi chiedevo se qualcun altro udisse quelle urla silenziose, se qualcun altro avesse voluto ascoltarle, ma vidi solo il furore e la tracotanza della Bestia pervadere le menti dei tele-cittadini.

“Accidenti, si è spinto oltre” sembrava essere il pensiero dei congiunti, del paesino e del Paese e non “ Accidenti, potevamo evitarlo se non avessimo distolto lo sguardo”…

Così Achille la Bestia ha estirpato vita e si è nutrito di nuova forza per colpire ancora e ancora e ancora mentre noi guardiamo dall’altra parte…

A proposito: ho tirato con l’arco per un pò di tempo, se qualcuno si vuole aggregare, se qualcuno vuole guardare, potremmo trovare il tallone d’Achille più vicino di quanto si pensi.

2 risposte a “IL TALLONE D’ACHILLE”

  1. non ho parole. questo post invita alla riflessione in un modo che solamente tu potevi orchestrare. Grazie…
    Lo rilancio subito OVUNQUE

    1. Grazie Francesca.
      Grazie a te e a tutti coloro che sentono le grida…
      In bacheca al Fumoso ho messo un annuncio:
      CERCASI ARCERI PER COLPIRE IL TALLONE D’ACHILLE

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