Tante volte mi capita di osservare i “ragazzi” del Fumoso, talvolta con il solo scopo di cercare un pretesto per criticarli. Siamo di estrazione sociale differente, di diversa militanza (chi più chi meno..) politica, nemmeno tutti della stessa città, quando non con lingua, usi e costumi diversi. Siamo differenti, ma non indifferenti. Molti si detestano, ma resto convinto che si farebbero in quattro per prendere le difese l’uno dell’altro.
La natura che mi anima mi spinge spesso allo sconforto per ciò che capita quotidianamente, sia al di fuori del Bar, sia nella mia città o nel resto del mondo. Lo sconforto mi spingerebbe ad impugnare l’elsa della mia sciabola per poi brandirla contro chi si prende gioco della vita altrui. È da quando ho incontrato Roxanne che penso e guardo al futuro con occhi più benevoli; occhi che non avevo da tanto, troppo tempo.
Quanto accaduto alla stazione della Metro di Roma Anagnina mi ha fatto tornare la voglia di agitare il mio ferro e di “toccare” tutti coloro che prendono a calci il prossimo. Il video che riempie gli schermi e i monitor di milioni di italiani è irritante quanto assurdo: una donna giace per terra e la gente le scorre accanto del tutto indifferente.. Fino a quando non capiremo che quella persona siamo NOI, i nostri affetti, sarà davvero difficile invertire la rotta. Se NOI non daremo prova di rispetto, serietà e fermezza nell’applicazione delle regole, saremo NOI a giacere per terra nell’indifferenza generale.
È ora che scenda al Fumoso, ho davvero bisogno di vedere gli occhi di Roxanne..
Lascia un commento