Vieni via con me ?

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Vieni via con me”, ieri sera ha fatto 7 milioni e rotti di telespettatori.

Ha superato di oltre 2 milioni il grande fratello, e questa è – a mio parere – una splendida notizia.

I quotidiani di oggi si dividono: Corriere e Repubblica – se pur con toni diversi – celebrano la vittoria di share del programma, senza però entrare nel merito, chi entra nel merito è però – cvd – il Giornale.

Francamente non sapevo che programma aspettarmi e quindi non so se sono delusa o contenta.

Per rimanere nel tema della trasmissione, farò dunque un pò di elenchi.

Sono contenta perché:

– Mi è piaciuto Silvestri e la sua rielaborazione di Gaber

– Benigni è sempre piacevole da vedere

– Nella televisione di oggi ho trovato quasi coraggiosa l’uscita di Saviano “ Se ti opponi a certi poteri, se ti opponi a questo governo”

– Ho trovato una buona risposta all’omofobia dilagante la lettura della lista di Vendola

– La trasmissione ha un impianto molto teatrale, che esce un pò dai cliché della prima serata a cui siamo abituati da Fantastico al Grande Fratello

– Il filo conduttore è molto sottile e spinge alla riflessione

– Ho trovato lo sguardo di Fazio malizioso e quasi “coraggioso”

– Bel finale allegorico e metaforico della società

Sono delusa perché:

– Scomodare Gaber mi è sembrato un modo per dare un colpo al cerchio e uno alla botte, essendo stato un autore amato/odiato da destra e sinistra

– Benigni è sempre piacevole, ma definirlo “grandissimo” mi sembra un pò esagerato, sin dall’Oscar per “La Vita è bella”

– Siamo messi male se nella televisione di oggi solo un trentenne condannato a morte dalla Camorra ha il coraggio di mettersi contro questo governo

– Perché Vendola è dovuto andare da Fazio a leggere la lista omofoba?

– La trasmissione ha un impianto molto teatrale, ma con pochi “teatranti”.Mi spiego: Fazio ha sicuramente mestiere – può piacere o meno, ma il mestiere ce l’ha – ma i monologhi di Saviano mancano, ahimè, di ritmo recitativo televisivo.

– Il filo conduttore è molto sottile, ma a volte si perde e non si coglie l’obiettivo

– Lo sguardo di Fazio malizioso si è un pò tradotto nel “ C’è Roberto che parla, posso continuare a fare lo gnorri”

– Non ho francamente capito l’intervento di Abbado: se doveva testimoniare la cultura italiana ha purtroppo testimoniato la cultura italiana che fu, e che ormai non c’è più

Mi sarei aspettata, dato il titolo e il teaser di lancio della trasmissione ( Vado via perché/ Resto qui perché) un maggiore approfondimento dei temi lanciati, che invece mi sono apparsi un pò molto di contorno a Benigni e ai monologhi di Saviano.

Staremo a vedere la seconda puntata…sempre se ci sarà…ahi ahi ahi!

 

4 risposte a “Vieni via con me ?”

  1. E scusami (per Vendola) perchè non farlo?
    A me è sembrato uno degli interventi coraggiosi, un gay che parla di omofobia in modo quasi cinico (elencando) eppure ironico, quasi a snobbare gli omofobi, mettendosi su un piano superiore…

    1. Sono d’accordo con te: in quest’Italietta omofoba va bene farlo ; ma è comunque una riprova di quanto sia omofobo ( scusa la ripetizione ) questo paese: perchè quella lista non l’hanno letta un Bersani, una Finoccharo, un Di Pietro e persino un Fini? L’omofobia, come qualsiasi violenza, dovrebbe essere condannata dalla società tutta. Certo il fatto che sia stato un omosessuale a leggerla fa più effetto ( lo dici tu stesso ) ma allo stesso tempo è come relegare l’omofobia ad una questione dei gay come la violenza sulle donne ad una questione delle donne.
      Grazie mille per il tuo contributo! 😉

  2. Si ti do ragione, però il nostro purtroppo è un paese di schemi e stereotipi. Nei paesi nordici (anche la Germania forse?) il ministro delle pari opportunità può essere tranquillamente un uomo. Da noi è sempre e comunque una donna, anche come la Carfagna che onora la causa femminista tette al vento, però nessuno ha avuto da ridire.
    L’effetto che fa vedere Vendola parlare di omofobia è lo stesso che mi ha fatto nel vedere Saviano che in tv parla contro mafia e governo. E quest’ultimo non è che gli faccia i complimenti anzi! Il buon Silvio dell’ammmore ha detto che strozzerebbe chi parla di mafia…
    Riassumendo si può dire che mi ha fatto un pò effetto vedere due persone che affrontano i problemi apertamente e di petto senza indicare nel mucchio o divagare….

  3. Io confesso di essere rimasto un po’ deluso. Forse per l’attesa che si era creata attorno alla prima puntata, magari anche per l’infinita speranza che ci fosse un programma nuovo, che potesse parlare a chi sta seduto in poltrona in un modo nuovo.
    Carina l’idea delle liste, che mi ricorda un po’ Hornby con le relative TOP 5, anche se appena accennate. Tante volte una bella pausa sottolinea, rimarca, fissa, fa pensare.
    In un paese afflitto da profonda narcolessia, aver raccolto oltre 7 milioni di persone attorno a certi temi è già motivo di successo. L’importante ora è continuare e, se possibile, andare oltre..

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